Occhiocotto
Sylvia melanocephala
Nomi dialettali: Casasgobbiu, Cacagioppo, Ciccapai, Perciacai.
Dimensioni: raggiunge il peso di 10-12 grammi e la lunghezza alare di 53-60 mm.. Tra le Silvie siciliane è quella con la forma dell’ala più arrotondata e questo sembra sia in relazione con la sua sedentarietà.
Distribuzione: area mediterranea e Isole Canarie.
Presenza in Sicilia e nella Riserva: molto diffusa in tutta la Sicilia dal livello del mare fino a circa 1.000 metri, talvolta anche 1.200-1.300 nei versanti esposti a Sud. E’ la Silvia più diffusa in Sicilia e nelle isole circumsiciliane.
Habitat: è un tipico elemento mediterraneo legato alla macchia, anche molto degradata, talvolta presente anche in rovi o cespugli isolati.
Biologia e ciclo riproduttivo: costruisce il nido in marzo-aprile e vi depone 3-4 uova, talvolta 5. Il nido si trova sempre in cespugli molto fitti, tra 50 cm. e 2 m. dal suolo. La prima covata si conclude tra aprile e maggio e ne segue una seconda che si conclude in giugno, eccezionalmente più tardi.
Aspetti eco-etologici: i maschi dell’Occhiocotto sono cantori attivi per buona parte dell’anno. Emettono il loro inconfondibile ( e non molto melodioso) canto in genere da una posizione ben celata in mezzo ai cespugli, ma talvolta da posatoi più evidenti, alti anche parecchi metri da terra, spesso durante il volo nuziale.
La maggioranza degli individui è sedentaria, ma recentemente è stato osservato che qualche individuo effettua migrazioni, anche di parecchie centinaia di chilometri ( ad esempio un individuo inanellato a Malta è stato ripreso in Italia).
Alimentazione: durante la campagna della Oxford University a S. Vito Lo Capo nel 1962, vennero misurati e studiati parecchi individui provenienti da quella zona ed è stato osservato che per la colorazione in generale più pallida, essi appaiono più simili agli individui del Mediterraneo orientale che non a quelli occidentali.
Bruno Massa