Malva nicaeensis All. (Malvaceae)
Nome volgare italiano: Malva scabra
Nome dialettale: “Marbuni sarvaggiu“ (Cammarata, San Giovanni Gemini)
Descrizione e fenologia: è una pianta erbacea annuale o biennale, alta da 3 a 6 dm. Ha fusti tenaci, legnosi alla base, generalmente prostati, diffusi o ascendenti, striati, ispidi.
Le foglie superiori hanno lobi profondi e spesso acuti. I fiori sono appaiati all’ascella delle foglie superiori.
I sepali sono lunghi 5 mm. I segmenti dell’epicalice hanno facce glabre e con una serie di ciglia sul margine. I petali sono biancastri o bluastri. I mericarpi sono glabri o pubescenti, appiattiti e reticolati sul dorso.
Fiorisce da maggio ad agosto (PIGNATTI, 1982).
Distribuzione ed habitat: secondo Webb (in TUTIN et AI., 1968), la specie è presente nelle regioni meridionali europee. Occasionalmente è possibile trovarla anche altrove come avventizia.
Secondo Pignatti, la specie è comunissima in tutto il territorio nazionale italiano e si può trovare nei luoghi calpestati e dove vi siano accumuli di detriti ed immondizie fino a 1600 m.
Secondo Lo Jacono-Pojero (1888), si trova dappertutto in Sicilia.
Proprietà ed usi: la specie viene utilizzata esclusivamente a scopo veterinario, in decotto (un pugno di foglie per 1 l di acqua da far bollire per circa 10 min) per impacchi sulle ferite, grazie alle sue proprietà disinfettanti ed emollienti.