Foeniculum vulgare subsp. piperitum (Couthino)
Nome volgare italiano: Finocchio comune
Nome dialettale: “Finuocchiu sarvaggiu”(Cammarata, San Giovanni Gemini)
Descrizione e fenologia: è una pianta erbacea perenne, alta 4-15 dm, con aroma dolce e intenso. Il rizoma è orizzontale, nodoso ed anulato. Il fusto è eretto, verde scuro, cilindrico e ramoso. L’ombrella ha 4-10 raggi.
Le foglie sono con segmenti per 10 più lunghi meno di 10 mm. e rigidi, pennatosette, completamente divise in lacinie capillari e per lo più giallastre.
Fiorisce da giugno ad agosto (PIGNATTI, 1982).
Distribuzione geografica ed usi: secondo Tutin (in TUTIN et AI.,1968), la specie è diffusa in Europa, sopratutto nella regione mediterranea. In Italia è comune in tutto il territorio nazionale, nell’area dell’olivo e della vite.
E’ selvatica nella zona mediterranea, verso nord fino alla Romagna, Firenze, Liguria e anche in Istria. Montelucci afferma che nel Lazio è dominante sui terreni vulcanici (pozzolanici) così da risultare una delle specie guida del pascoli acidofili dei dintorni di Roma; nel Valdarno è invece molto rara.
Proprietà ed usi: il decotto (60-70 gr. di radici per 1 litro di acqua, da far bollire finché si dimezza) che può essere conservato anche per 3-4 gg., viene utilizzato contro i disturbi gastrici.
La radice cruda, masticata, produce lo stesso effetto ed è inoltre indicata nei casi di infiammazione alla bocca.