COTURNICE SICILIANA

Coturnice di Sicilia

Coturnice siciliana
Alectoris greca whitakeri
Nomi dialettali: Pirnici, Pirnicanu (il giovane)

Dimensioni: galliforme di medie dimensioni . I maschi (500-600 gr.) sono più grandi delle femmine ( 350-500 gr.) ed hanno inoltre uno sperone sui tarsi.
In Sicilia vive una sottospecie endemica (whitakeri) di dimensioni inferiori a quelle continentali.

Distribuzione: specie Europea, presente in Italia dalle Alpi alla Sicilia e nei Balcani fino alla Grecia. In Italia, oltre la sottospecie siciliana, si distinguono altre due forme: A. g. saxatilis nell’arco alpino e A.g. orlandoi sugli Appennini.

Presenza in Sicilia e nella Riserva: la Coturnice ha subito dal secolo scorso una forte diminuzione numerica per cui si è estinta in parecchie aree. Oggi in Sicilia è ancora abbastanza diffusa spesso con piccole popolazioni localizzate dal livello del mare fino ai 2.500 m..

Habitat: predilige in genere le zone rocciose con discreta copertura erbacea ( di altezza inferiore al metro) e macchia mediterranea ( non superiore a 1-2 metri). Frequenta anche glia ambienti boschivi naturali od artificiali soprattutto ai margini di pascoli, zone steppiche o aperte. Nella Riserva ritrova il suo habitat preferenziale formato dalla vegetazione dominata da Ampelodesma e dalle rade essenze della macchia mediterranea.

Biologia e ciclo riproduttivo: depone da 5 a 17 uova del peso di circa 20 gr. Alla base di cespugli o sotto una roccia tra la fine di marzo e giugno. La maggioranza dei pulcini nasce tra luglio ed agosto. I giovani hanno un piumaggio differente da quello degli adulti fino ai mesi di settembre-ottobre, in cui avviene la muta.

Aspetti eco-etologici: la Coturnice è un animale sociale e si rinviene in gruppi familiari (brigate; in dialetto siciliano cioccate) dalla tarda estate all’inverno. Durante i mesi invernali è possibile che individui isolati o più gruppi familiari confluiscano assieme. Già a partire dal mese di febbraio cominciano a formarsi le coppie ed è possibile udire il caratteristico canto territoriale dei maschi.
Questo viene emesso da posizioni prominenti sul territorio ed in genere durante tutto il giorno con un calo nelle ore più calde. Negli altri periodi dell’anno il canto viene emesso tipicamente all’alba ed al tramonto ed ha invece funzione di raccolta degli individui della brigata sparsi intorno. Il numero di individui riuniti in una brigata nella Riserva dello Zingaro varia tra 4 a 10.

Alimentazione: la Coturnice è tipicamente erbivora e granivora, ma in estate diviene insettivora (Formiche, Ortotteri, Coleotteri). La presenza di fonti d’acqua sembra importante per un migliore successo riproduttivo.

Problemi di conservazione: la Coturnice di Sicilia è una specie inclusa nel calendario venatorio della Regione Sicilia ed è cacciabile ogni anno da settembre a novembre.
Questa specie ha mostrato un drastico decremento numerico negli anni ’50 in poi. Le cause di tale strato vanno ricercate in un complesso di fattori dovuti in massima parte alla meccanizzazione delle tecniche agricole, all’uso di pesticidi ed in genere all’antropizzazione delle campagne, ma anche al prelievo venatorio massiccio e disordinato ed al bracconaggio. Le popolazioni residue sono sempre più localizzate nelle zone rocciose più accidentate o nelle aree protette. La Riserva dello Zingaro ha pertanto un ruolo importantissimo per la conservazione della specie e l’equilibrio delle popolazioni circostanti.
Essa si è infatti estinta in tutta la provincia di Trapani e rimane solo nel comprensorio tra Monte Inici, Monte Sparacio e la Riserva. La densità all’interno di questo territorio protetto è maggiore che nelle zone esterne (circa 39, coppie ogni 100 ettari contro le 1,3 coppie ogni 100 ettari delle zone esterne).

Maurizio Sarà

Coturnice di Sicilia