Verbascum sinuatum L. (Scrophulariaceae)
Nome volgare italiano: Verbasco sinuoso
Nome dialettale: “Tassu Barbassu”(Cammarata, San Giov. Gemini)
Descrizione e fenologia: è una pianta biennale, alta 4-10 dm., di colore densamente grigio o giallo lanoso. I fusti sono cilindrici con abbondanti rami arcuati.
Le foglie basali di 4-10×12-22 cm., sono sessili, lobate o partite con 4-5 incisioni per lato e grossamente dentate; le foglie cauline, sono ovato-acuminate o più o meno lanceolate.
L’infiorescenza è ampiamente ramosa; le brattee (3-8 mm.) hanno base cuoriforme di 3×3 mm. ed apice allungato e sottile; i peduncoli sono di 2-4 mm. e così anche il calice; la corolla ha il diametro di 15-30 mm.; gli stami sono tutti con antere reniformi e filamenti violetto-tomentosi; lo stilo è più o meno elevato; la capsula è di 2,5-4 mm. Fiorisce da maggio ad agosto (PIGANTTI, 1982).
Distribuzione geografica ed habitat: secondo Ferguson ( in TUTIN et AL., 1972), la specie in Europa è presente nelle regioni meridionali.
In Italia cresce nei luoghi aridi e sabbiosi, lungo le vie di tutto il territorio (PIGNATTI, 1982).
In Sicilia si trova dappertutto. (LO JACONO, 1907).
Proprietà ed usi: con le foglie del “Tassu Barbassu” si prepara un decotto (50-60 gr di foglie per 1,5 l di acqua, da far bollire per circa 15 m), i cui vapori si convogliano sulle emorroidi per alleviarne le sofferenze. Può essere usato anche come collutorio nelle stomatiti. Anticamente i fusticini essiccati e raccolti in piccoli fasci si utilizzavano come scope.