Ruta chalepensis L.(Rutaceae)
Nome volgare italiano: Ruta d’Aleppo
Nome dialettale: “Ruta” (Cammarata)
Descrizione e fenologia: è una pianta erbacea perenne, cespugliosa, alta da 3 a 5 dm. Emana un forte odore, con una sfumatura di rosmarino.
Il fusto è legnoso e ramoso alla base, con rami ascendenti, ramoso-corimbosi in alto.
Le foglie sono bipennato-composte, con segmenti oblanceolati o lanceolati-lineari, subspatolati, arrotondati all’apice. L’infiorescenza ha rami glabri, pauciflori. Le brattee sono assai più lunghe dei rami; i peduncoli sono lunghi quanto la capsula o poco più. I petali sono gialli, carenati sul bordo, con frange lunghe circa la metà della lunghezza del lembo. La capsula è a 4 lobi.
Fiorisce da aprile a luglio (PIGNATTI, 1982)
Distribuzione geografica ed habitat: secondo Towsend (in TUTIN et AI., 1968), la specie è presente nel sud-Europa.
Secondo Pignatti è comune in Liguria, sulle coste peninsulari e nelle isole. Cresce su rupi, muri, prati aridi fino a 800 mt. spesso è sintropica.
Secondo Lo Jacono-Pojero, in Sicilia cresce nei terreni molto aridi e sui colli calcarei esposti a mezzogiorno, tanto nelle zone marittime quanto nelle montane.
Proprietà ed usi: la Ruta viene utilizzata in decotto (50 gr di foglie per 0.25 l di acqua, da far bollire per 15 min.) che bevuto al mattino, a digiuno, alla dose di un cucchiaino per i bambini e un cucchiaio per gli adulti, è un ottimo vermifugo. La stessa azione viene svolta dalle foglie crude ingerite. Inoltre le foglie pestate e strofinate sulle zone doloranti del corpo, risolvono le infiammazioni.
A scopo veterinario, in particolare per le mucche, il decotto, bevuto dopo il parto, favorisce l’espulsione della placenta.
I ramoscelli di ruta vengono infine utilizzati per aromatizzare la grappa.