BRASSICA VILOSA (BRASSICACEAE)

Brassica villosa

Brassica villosa(Brassicaceae)

Nomi volgari siciliani: Cavulu sarvaggiu.

Descrizione: pianta perenne alta 2-15 dm. Fusto e rami erbacei nelle parti apicali, legnosi nel resto. Foglie basali ampie, densamente vellutate, lirate, con orecchiette basali lievemente amplessicauli e lobi terminali confluenti; margini fogliari irregolarmente crenati. Infiorescenza costituita di un ricco racemo lineare-allungato; fiori con petali intensamente gialli. Il frutto, portato da un robusto pedicello, è una siliqua eretto-ascendente di 3-5 x 24-40 mm, a sezione quadrangolare, monoliforme presentando delle strozzature fra un seme e l’altro, con una sola nervatura sulle valve sfumante nel solido stilo conico, lungo circa 5 mm.

Biologia: camefita suffruticosa con apparato vegetativo piuttosto vigoroso ma poco appariscente; diviene vistosa durante la fioritura che ha luogo in febbraio-aprile. La rinnovazione avviene solo per seme ed è peraltro abbastanza frequente.

Distribuzione: specie appartenente al complesso di B. rupestris con areale limitato alla Sicilia occidentale e riportata in particolare sui rilievi di Palermo, S. Martino, Cinisi, Pizzuta, Busambra, Gasena, S. Anna, Sagana, Castellammare, Vallelunga, Calatafimi, Sciacca al Monte Cronio, Isnello. Le segnalazioni per le Isole Egadi meriterebbero conferma.

Ecologia: casmofita mesofila e termofila di stazioni calcaree e retrocostiere comprese tra m 200 e 900 s.l.m.

Nota: specie rara e minacciata, soggetta al pericolo di incendi, aperture di cave, ecc. Secondo la classificazione dell’I.U.C.N. la specie è da ritenere “minacciata”.

Bibliografia: BIVONA – BERNARDI A., 1916 – Stirpium rariorum minusque cognitarum in Sicilia sponte provenientium descriptiones nonnullis iconibus auctae, manipolo IV: 20. Panormi.