Miniottero
Miniopterus schreibersi
Nome dialettale: Taddatita
Dimensioni: Il Miniottero è una specie di media taglia con teste arrotondata e piccola, corpo snello e arti posteriori e coda molto lunghi. Il muso è piuttosto largo con un’area ghiandolare molto prominente davanti all’occhio. Le orecchie sono cortissime con trago ad apice arrotondato e leggermente ricurvo.
Lunghezza testa-corpo 50-65 mm.; apertura alare fino a 350 mm.; avambraccio mm. 42-48.
Habitat: Vive in zone di campagna e in zone di pascolo.
Biologia e ciclo riproduttivo: L’accoppiamento avviene in autunno, ad esso segue immediatamente la fecondazione, caso unico fra tutti i chirotteri europei.
Nelle altre specie avviene infatti la conservazione del seme fino alla buona stagione.
Aspetti eco-etologici: Il Miniottero predilige le cavità naturali dove si trova generalmente in colonie pure o miste. In quest’ultime è facile incontrarlo, come nel nostro caso, con esemplari di Vespertilione maggiore e di Vespertilio di Capaccini. E’ una specie migratrice.
Alimentazione: Il volo di caccia inizia piuttosto presto. Si nutre principalmente di insetti (Ditteri e Lepidotteri).
Problemi di conservazione: Questa specie è minacciata dalla antropizzazione delle cavità e dalla contaminazione da pesticidi organoclorurati. Recenti indagini hanno dimostrato che la notevole diminuzione delle popolazioni siciliane è attribuibile al degrado o alla totale distruzione delle cavità elette da questa specie come “nursery” per la propria prole, alla massiccia contaminazione da pesticidi organoclorurati che in alcuni casi ha raggiunto livelli letali. Le analisi tossicologiche effettuate su esemplari siciliani hanno dimostrato una elevata contaminazione da pesticidi organoclorurati, più precisamente da DDT e suoi derivati e da Dieldrin.
Bruno Zava