Arvicola del savi
Microtus savii
Nome dialettale: Surci cardunaru
Dimensioni: specie particolarmente adatta alla vita sotterranea, presenta la testa poco distinta dal corpo con orecchie molto piccole. Lunghezza testa-corpo 95-115 mm. Peso 10-25 gr.. La coda è breve.
Distribuzione: presente in tutta l’Italia peninsulare, in Europa è stata finora la sua presenza solo nel sud-ovest della Francia e nella parte occidentale della Spagna. Fra le isole mediterranee è presente solo in Sicilia.
Presenza in Sicilia e nella Riserva: diffuso e abbondante in tutta la Sicilia.
Tra i micromammiferi presenti nell’isola, è la specie più predata da alcuni Rapaci notturni.
Habitat: predilige le aree pianeggianti e aperte anche con scarsa copertura vegetale, campi coltivati e giardini ma è presente anche in montagna fino a circa 1.700 metri di quota.
Biologia e ciclo riproduttivo: la maturità sessuale viene probabilmente raggiunta già ad 8-9 settimane di età. Il periodo riproduttivo è piuttosto ampio e in Sicilia va da marzo-aprile fino ad ottobre. La femmina partorisce due-tre volte l’anno 4-5 piccoli nel nido costruito nella tana sotterranea.
La vita media di questa Arvicola è probabilmente inferiore ai due anni.
Aspetti eco-etologici: l’Arvicola del Savi svolge la sua attività prevalentemente al crepuscolo e durante le ore notturne. Ha abitudini di vita sotterranea,esce di frequente allo scoperto ma solo per nutrirsi.
Nel suolo scava e costruisce delle tane articolate e complesse. Queste sono situate al riparo di massi o grosse radici di alberi e presentano diverse aperture all’esterno (ingressi), stanze adibite a nido e magazzini in cui sono conservate le derrate alimentari. Stanze, magazzini e ingressi sono messi in comunicazione da una fitta rete di corridoi che si estende dalla superficie del terreno fino a 30-40 cm. di profondità. Nella Riserva (Cala Beretta) è stata rilevata una tana di Arvicola tramite un sistema di scavo manuale e contemporanea immissione di una colata di gesso a presa rapida. Il suo sviluppo è riportato nella figura.
Per le sue abitudini alimentari questa specie risulta spesso dannosa alle colture orticole.
Alimentazione: strettamente vegetariana, si nutre principalmente di tuberi, rizomi, bulbi, radici di piante erbacee, semi e corteccia. Dalla sua predilezione per le carciofaie è originato il suo nome dialettale (Surci cardunaru).
Adelaide Catalisano