Gheppio
Falco tinnunculus
Nomi dialettali: Tistaredda, Sicarru
Dimensioni: questo piccolo falco raggiunge una lunghezza alare di circa 250mm. Ed un peso di 140-300 grammi, secondo il sesso. La femmina è più grossa del maschio.
Distribuzione: Europa, Africa centrosettentrionale.
Presenza in Sicilia e nella Riserva: il Gheppio è la specie di rapace diurno più diffusa in Sicilia e presente in tutte le isole circumsiciliane. La sua presenza è stata confermata all’interno della Riserva, in cui nidificano diverse coppie.
Habitat: il Gheppio è una specie ad ampia valenza ecologica, che frequenta ambienti aperti, come zone steppiche, pascoli, prati, ambienti a gariga, campagne coltivate, in presenza di pareti rocciose, costruzioni, piccole estensioni boschive, ad altitudini variabili dal livello del mare a 1.800 m. di quota.
Biologia e ciclo riproduttivo: il periodo riproduttivo inizia tra metà e fine marzo, con la formazione delle coppie e la scelta dei siti. Le uova, generalmente 4-5, vengono deposte in cavità rocciose, buchi in edifici di vario genere o, più raramente, in vecchi nidi di uccelli situati su alberi. Il periodo in cui vengono deposte le uova è generalmente compreso tra la fine di aprile e la prima decade di maggio. I piccoli rimangono nel nido in genere fino al mese di giugno, e in qualche caso anche oltre. Il numero di pulcini nati per coppia, calcolato sulla base di dati riferiti a coppie siciliane, è risultato tra 2 e 5.
Aspetti eco-etologici: è una specie con una notevole capacità di adattamento, dote che giustifica la sua ampia diffusione anche in aree antropizzate. Le densità delle popolazioni di Gheppio variano anche notevolmente secondo le disponibilità alimentari delle zone riproduttive; in due aree campione della Sicilia sono state riscontrate rispettivamente densità di una coppia ogni 5.6 kmq. E una coppia ogni 7.5 kmq. Il comportamento territoriale caratteristico della specie si accentua nel periodo della nidificazione, sia nei confronti di individui della stessa specie sia nei confronti di altre specie. Questo non impedisce tuttavia, dove le condizioni lo consentano, la convivenza sulla stessa parete con altre specie di rapaci, come la Poiana, i Nibbi o il Pellegrino, o anche con Corvidi come la Taccola ed il Corvo imperiale.
Per quanto riguarda il comportamento alimentare, il Gheppio adora due tecniche principali di predazione, che consistono nell’aspettare la preda da posatoi in posizione dominante (tralicci di alta tensione, pali e fili telegrafi, rami spogli di alberi isolati, cornici rocciose) oppure nell’effettuare il caratteristico “spirito santo” (tecnica di volo in cui l’uccello rimane immobile in aria), a 15-30 metri di altezza o anche più, attaccando poi le prede con rapide scivolate o con lente e misurate discese verticali.
Alimentazione: anche dal punto di vista alimentare il Gheppio può essere considerato un generalista: si nutre infatti di Insetti, Rettili, Micromammiferi e pochissimi Uccelli.
Problemi di conservazione: questa utile specie di rapace, anche se diffusa e relativamente abbondante, subisce ogni anno notevoli perdite, a causa soprattutto del prelievo di pulcini da parte dell’uomo, dei fenomeni di bracconaggio e probabilmente anche a causa dell’uso di pesticidi in agricoltura.
Fabio Lo Valvo