Averla capirossa
Lanius senator
Nome dialettale: Testuni
Dimensioni: uccello di piccola taglia, pesa circa 30-40 grammi.
Distribuzione: Europa meridionale, Africa nord-occidentale, Asia minore.
Presenza in Sicilia e nella Riserva: è la più comune tra le Averle che nidificano in Sicilia dove è abbastanza diffusa ma con poche coppie nidificanti dal livello del mare ai 1.800 m. di quota.
Habitat: l’ambiente tipico dell’Averla capirossa è costituito dalle zone alberate aperte (uliveti, mandorleti, frassineti), dai margini delle zone steppiche ove siano presenti grossi cespugli ed alberi isolati.
Biologia e ciclo riproduttivo: è una specie estiva che raggiunge le zone di nidificazione in Sicilia in aprile-maggio e da dove riparte in settembre. Depone 5-6 uova in maggio-giugno. Il nido viene di solito costruito nel folto di grossi cespugli o su alberi non molto alti, ha una coppa molto voluminosa, guarnita internamente di piume, crini, lana, ecc.. I giovani sono riconoscibili dal piumaggio bruno-screziato.
Aspetti eco-etologici: l’Averla ricorda nella sagoma un piccolo rapace per la sua abitudine di state eretta sui cespugli e per il suo becco adunco. Caccia all’aspetto ed ha l’abitudine di immagazzinare il cibo nei cespugli infilzando le piccole prede sulle spine od i ramoscelli secchi
Alimentazione: è prevalentemente insettivora, ma può catturare anche lucertole e talvolta piccoli passeriformi (generalmente feriti od in difficoltà).
Problemi di conservazione: questa specie ha delle popolazioni fluttuanti numericamente in tutto il suo areale europeo.
Sembra in netta diminuzione in tutta la Sicilia dal 1950-60. Fattori come le trasformazioni degli habitat o l’uso di pesticidi in tutto il suo areale europeo possono concorrere insieme con fattori naturali sconosciuti a questi diminuzione.
Maurizio Sarà